TORRI TELEMETRICHE: CALCOLARE LE DISTANZE CON LA TRIGONOMETRIA

Le torri telemetriche si trovano in posizione più interna rispetto alle batterie da costa.
Data la loro altezza, che le rendeva fin troppo riconoscibili, venivano camuffate da abitazioni civili attraverso tetti a falde o costruendo vicino altri edifici per il ricovero delle attrezzature o per ospitare i militari.

A cosa servivano e come c’entra la trigonometria?
Le torri telemetriche sono postazioni di avvistamento usate anche per calcolare le distanze.
Dalle feritoie uscivano grandi cannocchiali e telemetri di precisione per inquadrare i bersagli.
Ogni batteria riceveva le coordinate di tiro da tre torri telemetriche opportunamente distanziate tra loro e, attraverso funzioni trigonometriche, si calcolava la distanza del bersaglio da colpire.

Un orizzonte inedito sul litorale

Gli abitanti di Cavallino chiamano le torri telemetriche “semafori” perché avevano dei grandi dischi colorati in alto, usati come mezzo di segnalazione.
Durante i vostri itinerari in bici con la famiglia o in auto lungo tutto litorale, potete ammirare le torri telemetriche innalzarsi all’orizzonte. Un tempo parzialmente abitate o riconvertite per attività artigianali, sono ora dismesse e visibili solo esternamente.

Itinerari turistici alla scoperta delle torri telemetriche

Percorrendo in lunghezza il litorale potete incontrare:
1) Torre Lio Grando
2) Le due Torri del Forte Vecchio
3) Torre dell’ex Caserma Ca’ Pasquali
4) Torre Crepaldo
5) Torre Ca’Padovan
6) Torre Radaelli
7) Torre Ca’Bodi
8) Torre Sassonio
9) Torre Vignotto
10) Torre Ca’ di Valle
11) Torre San Marco detta anche ‘Caffettiera’
12) Torre Ca’Scarpa
13) Torre Ca’Savio
14) Torre Via Hermada